
La stazione sarà attiva dalle ore 09:00 alle ore 17:30 del giorno 27/09/2025 e dalle ore 09:00 alle ore 15:00 del 28/09/2025 (ora locale).
Per conseguire il diploma, basterà collegare la stazione, per almeno una volta, nelle bande e modi specificati.
Il diploma – in formato PDF – sarà inviato gratuitamente a chi ne farà richiesta tramite e-mail a award[at]773radiogroup.it allegando i dati del collegamento (nominativo, data, giorno, ora, modo e banda di emissione).
Per chi lo vorrà, sarà disponibile a pagamento anche il diploma in formato cartaceo che verrà spedito via posta ordinaria, previo contributo di Euro 12,00 da versare esclusivamente via Paypal.
Anche in questo caso, la richiesta dovrà pervenire tramite la mail sopracitata allegando i dati richiesti oltre
che la ricevuta di versamento e l’indirizzo di spedizione completo di Nome e Cognome.
Le richieste, dovranno pervenire entro e non oltre il 15/10/2025.
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associazione https://www.773radiogroup.it causale obbligatoria diploma II0MPO + nominativo radio.
Saranno disponibili QSL via EQSL.cc, EUROBUREAUQSL e BUREAU ARI.
73 a tutti e buoni collegamenti dal 773 HF TEAM
Cenni storici:
In vari periodi storici, a partire dal I sec. a.C., la zona delle Paludi Pontine venne sottoposta a vari tentativi di bonifica, senza tuttavia successi duraturi.
Nel 1810, Papa Pio VII, su impulso di Napoleone, nominò una commissione che propose l’uso di canali e il metodo delle colmate per migliorare l’Agro Pontino. In 60 anni, circa 10.000 dei 19.000 ettari interessati furono asciugati, riducendo significativamente la malaria, favorendo la crescita di paesi come Terracina e migliorando l’agricoltura.
Nel 1861, Papa Pio IX creò il “Consorzio degli enfiteuti della bonificazione pontina” per proseguire i lavori. Tuttavia, dal 1870, le nuove leggi sulla bonifica non furono attuate efficacemente. (fu così per la legge Beccarini del 1882, per quella Genula (1886) e per quella del 1889)
Anche nel 1900 il Parlamento italiano aveva ribadito l’importanza del contributo statale alla bonifica delle terre paludose, tuttavia il progetto della bonifica venne ripreso solo dopo la fine della Prima Guerra Mondiale dal Genio Civile*. L’ing. Marchi del Genio Civile di Roma, presentò il primo studio organico per la bonifica dell’Agro Pontino e della parte sommersa dell’Agro Romano, che proponeva di dividere le paludi pontine in due aree gestite da due consorzi, ponendo così le basi per le successive fasi di bonifica.
Il progetto Marchi, prevedeva la separazione delle Acque Alte dalle Medie, e di queste ultime dalle Basse e il prosciugamento meccanico, mediante idrovore, dei terreni che non potevano scolare naturalmente.
L’inizio dei lavori di bonifica
I primi lavori di bonifica iniziarono nel 1924, quando lo Stato acquistò circa 20.000 ettari dalla famiglia Caetani, noto come Bacino di Piscinara e venne istituto il Consorzio di Bonifica di Piscinara, che avviò la canalizzazione delle acque del bacino del fiume Astura.
Con il R.d. del 1926 al preesistente Consorzio di Piscinara – che sulla base del progetto Pancini-Prampolini realizzò la separazione delle acque costruendo, tra l’altro, il grande canale delle Acque Alte (poi comunemente denominato Canale Mussolini) – si aggiungeva il Consorzio di Bonificazione dell’Agro Pontino di 26.567 ettari, che abbracciava un’area relativamente inferiore, ma costituita da territori situati sotto il livello del mare, dove quindi la bonifica sarebbe stata maggiormente complessa.
I due Consorzi erano costituiti dall’unione dei latifondisti privati e dallo Stato, tuttavia, a seguito della legge Mussolini (Legge 24 dicembre 1928, n. 3134), i terreni improduttivi o abbandonati potevano essere espropriati qualora i proprietari non avessero aderito ai Consorzi e ne avessero comunicato la cessione allo Stato per il tramite della Prefettura; quindi, gran parte delle aree bonificate passò sotto il controllo diretto dello Stato, che lo delegò all’Opera Nazionale Combattenti.
FONTE: Archivio Centrale dello Stato
Perché il 773 Radio Group, ha istituito questo diploma?
Piana delle orme, località situata a pochi km da Latina, ospita un vasto museo che ricostruisce la storia della nascita, la vita e le tradizioni della città di Latina e dell’agro Pontino. Al suo interno, oltre a mezzi bellici, treni a vapore, elicotteri, aerei e mezzi agricoli che fanno rivivere i momenti più importanti del percorso di crescita di questa importante città, è ospitato anche un bellissimo museo della Radio gestito dall’associazione ARI Latina e dall’associazione “Quelli della Radio“; il percorso bellico, in particolare, ricostruisce lo sbarco di Anzio, la Battaglia di Cassino e la storia delle deportazioni e degli internamenti con importanti riferimenti all’utilizzo della radio in battaglia. Piana delle Orme, è aperto tutto l’anno ma ogni Febbraio (due giorni), Marzo (due giorni), Giugno (due giorni) e Settembre (due giorni), organizza delle manifestazioni e mostre tematiche dedicate al mondo della radio e dei radioamatori.
All’interno di queste manifestazioni, la nostra associazione – già in accordo con gli organizzatori – vuole promuovere il diploma sopracitato per non far dimenticare, a tutta la comunità radioamatoriale mondiale, quanto le radiocomunicazioni, siano importanti sia in tempo di pace che di guerra.